27/28 agosto 2016
Quello di ieri e l’altro ieri è stato un altro evento da incorniciare. La seconda edizione di #AlburniInTenda organizzata da #AlburniTrekking si è dimostrata piacevolissima. Ovviamente e come sempre se le cose funzionano bene è perché ciascuno dà il proprio contributo. Un ringraziamento va ai giovanissimi che hanno partecipato e aiutato tanto: Domenico, Gerardo, Neasa, Antonio, Lucia, Maria, Giovanni, Davide, Donatella e Andrea Neve di 7 mesi, che in particolare ci ha insegnato come la montagna eserciti il suo fascino a qualunque età. Un grazie agli adulti Giovanna e Salvatore, Giulia e Paolo, Gerardo, un grazie particolare va ai miei cugini Patrizio e Gerarda per la preziosissima collaborazione, se tutto è andato bene ed è stato bello è soprattutto grazie a loro.
Diario:
Primo giorno: Giornata calda, leggermente umida, ma giunti in montagna è cambiato tutto, un piacevole fresco ci ha avvolti e ci ha accompagnati in questa due giorni. Dopo aver raccolto la legna, acceso il fuoco e montato le tende il primo pensiero dei ragazzi è stato quello di provare l’ebrezza della scalata e della discesa su corda. Prova superata da tutti e da qualche adulto, ma tra una imbragatura ed un’altra serpeggiava una vocina.. qualcuno aveva fame e dunque: bruschette al pomodoro, salsiccia, coste di maiale e caciocavallo arrostiti hanno fatto rompere definitivamente gli indugi, ormai ci eravamo compromessi.
Dopo l’abbondante e generoso pasto abbiamo provato a suonare e canticchiare un po’, ma non ci siamo riusciti, perché nell’aria c’era qualcosa che ci rendeva pensierosi… uno stupendo cielo stellato che si intravedeva tra le cime degli alberi. E cosi ci siamo avviati a piedi tra i bui sentieri che ci hanno condotto al casone di Sant’Angelo, luogo prescelto per affacciarci dalla grande finestra che dà sull’universo. Arrivati lì è accaduto quello che ogni astrofilo sogna, è successo che le parole che spendevo per descrivere la volta celeste, erano inutili, perché il fascino del cielo stellato aveva fatto prima e meglio di me.. i miei amici, grandi e piccoli, si erano tutti sdraiati a terra in silenzio a guardare all’insù ammaliati da tanto mistero e tanta bellezza… infine con un binocolo Skymaster 11×70 ciascuno ha voluto guardare da vicino un pezzo di universo accorgendosi di quante migliaia di stelle ci sono in un pugno di cielo rispetto a quelle che vediamo ad occhio nudo.
Rientrati al campo base avevamo ancora voglia di altro, soprattutto i più giovani, e così, favoriti dalla location, abbiamo parlato di suggestioni, di cosa sanno farci vedere e sentire.. e vi assicuro.. abbiamo visto e sentito… 🙂
Secondo Giorno:
La sveglia è suonata alle 7:30, con canzoni napoletane intonate dalla voce di Patrizio (grrr), colazione e partenza per l’ #Antece. Il Dio, simbolo degli #Alburni ci ha accolti con una bella giornata di sole, abbiamo controllato il tesoro (#geocaching) che è lì da 4 anni ormai ed in ottime condizioni, abbiamo firmato il #lookbook (libretto) e con grande sorpresa nella ns scatola c’era un #track. Il track è un oggetto che viaggia nel mondo, il proprietario che lo fa partire gli dà un compito da svolgere e tutti quelli che lo fanno viaggiare devono fargli svolgere quel compito. Nel nostro caso, il desiderio del proprietario di questo track è di farlo viaggiare tra monti, valli e spiagge, ed ora tocca a noi metterlo in un’altra scatola di qualche altro #geocacher e fargli continuare così il suo lungo, forse infinito viaggio. I numeri del nostro track AT492M sono davvero invidiabili, è partito dall’Austria 5 anni fa, ha percorso 12973,5 Km in linea d’aria, sostando in 378 posti diversi e ha toccato 9 nazioni: Austria, Germania, Repubblica Ceca, Francia, Paesi Bassi, Belgio, Maiorca, Spagna, Italia.
Soddisfatti per questa piacevole e direi nostalgica sorpresa, siamo rientrati al campo base affamati, ma non tanto da riuscire a consumare tutte le bruschette al pomodoro, il formaggio fuso e il pollo arrosto.
Dopo pranzo ci toccava l’escursione forse più magica.. le grotte del fumo e di Frà Gentile, e così impavidi e coraggiosi, ci siamo lasciati il campo base alle spalle e abbiamo visitato le suggestive grotte che diventeranno il campo base per una terza edizione invernale di #AlburniInTenda.
Stanchi ma soddisfatti abbiamo concluso la nostra due giorni con una super merenda, ci siamo abbracciati come sempre capita dopo aver condiviso momenti così speciali e siamo rientrati a casa con una ulteriore conferma: l’amicizia è un dono che non ha prezzo.