Luc de Clapiers de Vauvenargues diceva: “Tutte le passioni sono esagerazioni. Anzi sono passioni soltanto perché esagerano”, e noi abbiamo esagerato. Abbiamo valicato gli Alburni sotto una pioggia scrosciante, ci siamo fatti intorpidire le mani dal vento freddo della cima e tutto questo perché gli Alburni ci appassionano. Ciò che vedi quando smarrisci la strada è ciò che gli altri non vedranno mai: in cima, avvolti dalle nuvole, non c’erano più le bianche rocce degli Alburni, ma sembrava di fluttuare su una galeone alla deriva. Abbiamo condiviso il freddo, la pioggia, la nebbia, gli affanni e la determinazione. Abbiamo condiviso poi il ricco, variegato, colorato e saporito pranzo riparati nella grotta di zio Carluccio. Un ringraziamento a tutti i partecipanti, ai nuovi amici Enzo e Alfredo ma soprattutto alle coraggiose Marilena, Luciana e Milena che hanno fatto il loro battesimo della montagna nelle condizioni meteo meno indicate, ma nonostante tutto ce l’hanno fatta! Complimenti a tutti.