27 agosto 2017
Tartarughe, lepri, lupi o cinghiali non importa.. quel che conta è il risultato. Gli Alburni al centro dell’attenzione come sempre, perché da sempre scandiscono i nostri passi e il ritmo del nostro tempo, passato, presente e futuro. Siamo riusciti nell’impresa, la nostra montagna l’abbiamo valicata tutti, grazie al sacrificio, all’orgoglio, alla tenacia.. ed è proprio questo che ci insegnano gli Alburni, a non demordere. In alto ci siamo incontrati coi nostri ricordi, quelli più intimi che spesso non sappiano esternare e l’abbiamo fatto nel luogo più adatto a chi volevamo ricordare… ed è proprio lì che non ci siamo più sentiti soli, ad accompagnarci alla loggia, al nevaio, all’abete bianco c’era forte il ricordo di chi amava quei luoghi e prima di noi aveva capito e poi ci ha insegnato che la montagna è la patria delle persone libere… grazie Biagio. Ringrazio poi tutti i partecipanti, dai sorprendenti giovanissimi Sofia, Giorgia, Denis, Vittorio e Davide ai meno giovani. E infine ringrazio gli amici Francesco e Natalia per le belle e suggestive foto. L’augurio come sempre è di ritrovarci ancora e insieme ai tanti amici di #AlburniTrekking.